L’inverno sul Lago di Como è una stagione sottovalutata… venite a scoprire l’atmosfera incantata dei borghi, tra il fumo dei camini e le luci soffuse dei pomeriggi invernali.
Anche durante l’inverno da Menaggio il servizio della navigazione Lago di Como serve frequentemente i paesi del Centrolago (Menaggio, Bellagio, Varenna) e l’aliscafo collega Menaggio a tutte le principali località.
L’inverno è la stagione ideale per camminare su dei tratti dell’ Antica Strada Regina che si snoda sulla sponda occidentale del lago. Questa antica strada romana collegava Como ai passi alpini costeggiando la riva, talvolta coincidente e spesso parallela rispetto all’attuale strada statale. Un tratto ben conservato dell’antica strada, porta da Nobiallo (frazione di Menaggio) con stupende vedute del lago e delle montagne, al nucleo storico di Rezzonico.
Grazie alla sua posizione centrale Menaggio è un ottimo punto base per scoprire il Lago di Como.
Ecco alcune idee per scoprire il territorio.
Una settimana per scoprire il Lago
Lunedì: una passeggiata in Alto Lago.
Si prende il bus linea C10 da Menaggio da Piazza Roma fino a Dongo. Si scende alla fermata in piazza Parrachini, dove il 27 aprile 1945 furono arrestati Benito Mussolini e alcuni dei suoi ministri. Un pannello esplicativo sul lungolago rievoca questi fatti: è parte di un ampio percorso chiamato “La fine della Guerra”, con pannelli ricchi di informazioni storiche sparsi in diversi luoghi della Provincia. Il Palazzo Manzi ospita il Museo della Fine della Guerra solo aperto per gruppi su prenotazione durante la stagione invernale.
Seguendo via Roma e via tre Pievi ci si porta al ponte sul fiume Albano. Oltrepassato il ponte, dall’altra parte della statale, si raggiunge il bel convento Francescano della Madonna delle Lacrime. La chiesa ha un aspetto seicentesco ed è annessa al convento dei frati francescani. 50m più avanti s’imbocca viale Mons. Bellesini, che conduce alla chiesa parrocchiale di S. Stefano di origini antichissime ma ricostruita nel 1700.
Qui ha inizio una bellissima passeggiata a lago che ci porta in ca. 50 min. a Gravedona dove si visita la bellissima chiesa di S. Maria del Tiglio, una delle chiese romaniche più importanti del lago. Conserva al suo interno preziosi affreschi ed un pregevole crocifisso ligneo. Ci si porta nel centro e nella zona castello, la parte più antica di Gravedona. Nel paese, affacciata sul lago, c’è il Palazzo Gallio, maestoso palazzo con torri e loggia, eretto alla fine del Cinquecento dal Cardinale Tolomeo Gallio. Ritorno a Menaggio in bus linea C10.
Martedì: Alla scoperta di Lenno e il Sacro Monte di Ossuccio.
Il paese di Lenno è raggiungibile con l’autobus linea C10. Al mattino si svolge un vivace mercato sul lungo lago. Affacciata sullo splendido Golfo di Venere, Lenno è custode di numerosi edifici religiosi, considerati veri e propri gioielli artistici. Ne sono esempio la suggestiva cripta della parrocchiale di Santo Stefano e il Battistero romanico a pianta ottagonale nella piazza XI Febbraio. Uno delle più suggestive ville del lago, la Villa Balbianello, è situata sul promontorio del Lavedo. Fu costruita alla fine del 1700 per il Cardinale Angelo Maria Durini. Visitate il sito per consultare gli orari di apertura durante le festività.
Da Lenno si può risalire il Sacro Monte di Ossuccio. Tra il 1635 e il 1714 furono costruite le 14 cappelle dedicate ai misteri del rosario lungo un viale che conduce al Santuario della Madonna del Soccorso situato a 400 m di altitudine, all’inizio della Val Perlana. Data la sua importanza storico-artistica, il complesso è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Vedete qui la descrizione di questo itinerario circolare di ca. ore 1.30. Ritorno a Menaggio in autobus linea C10.
Mercoledì: alla scoperta di Menaggio e Breglia.
Menaggio ha delle origini antiche e nel suo centro storico non mancano eredità artistiche importanti che possono essere scoperte attraverso un interessante itinerario. Percorrendo la Via Calvi si incontra la chiesa di Santa Marta sulla cui facciata si può notare la lapide funeraria romana di Minicio Exorato, notabile dell’impero, del I sec. d.C., e al di sopra l’effigie del castello di Menaggio, divenuto lo stemma comunale.
In fondo alla Via Calvi sorge la parrocchiale di Santo Stefano di origini antichissime, ma le cui strutture originarie sono oggi nascoste da restauri e rifacimenti. L’interno, a tre navate, fu affrescato nel 1899 da Tagliaferri. Salendo al quartiere Castello si ha modo di osservare pregevoli portali. Il castello, distrutto dai Grigionesi durante l’occupazione delle milizie retiche nel 1523, offre oggi una pallida idea di quello che doveva essere in epoca medioevale, conservando tuttavia imponenti mura perimetrali. Degna di nota è la chiesa San Carlo, con il caratteristico campanile a vela in stile spagnolesco. Passeggiando lungo Via Fabbri, Via Castellino da Castello e Via Strecioum, si arriva a uno tra i più caratteristici e pittoreschi ponti sul Sanagra, al cui centro, in una nicchia, si ammira il bassorilievo di Vannuccini. Sul lungo lago infine si può ammirare il monumento dedicato alla tessitrice di Francesco Somaini, donato dalla famiglia Mantero che sulle sponde del fiume aveva una delle sue più antiche e prestigiose seterie.
Per le famiglie l’ufficio turistico propone un divertente itinerario a quiz da seguire insieme all’itinerario del centro.
Da Menaggio si consiglia la panoramica salita con l’autobus (linea C13) a Breglia 750 m. Da Breglia si può fare la breve passeggiata al Santuario della Madonna di Breglia partendo dal cimitero (0.15) oppure a San Domenico (0.35) partendo dal parcheggio di Breglia. Vista mozzafiato sul centro lago.
Giovedì: alla scoperta di Como.
Como è raggiungibile con il servizio rapido (aliscafo) della Navigazione Lago di Como: il pontile di arrivo si trova proprio in centro città, sul lungolago. Il centro di Como, situato all’interno delle antiche mura medievali, è ricco di monumenti e opere d’arte: sulla suggestiva piazza del Duomo si erge il Broletto, l’antico palazzo comunale del 1200 con accanto la torre campanaria. Il Duomo fu costruito tra la fine del 1300 e la metà del 1700, un vero gioiello che raccoglie in sé diversi stili architettonici. Dell’epoca romanica sono conservate grandi chiese come S. Fedele, S. Abbondio, S. Carpoforo.
Dopo la passeggiata tra le vie della Città Murata, possiamo seguire la passeggiata sul lungo lago da Piazza Cavour ai giardini di Villa Olmo, che permette di ammirare le bellissime ville neoclassiche che sorgono sulle rive. Per ammirare dall’alto la città e l’area comasca del Lario, si consiglia di prendere la funicolare per Brunate.
Da Como possiamo intraprendere una gita in battello del Primo Bacino del lago per ammirare le ville e i signorili palazzi intrecciati nel bellissimo paesaggio. Con l’acquisto del biglietto circolare potrete compiere l’intero percorso in circa un’ora o effettuare soste intermedie visitando i paesi di questa zona del Lario. Il battello parte ogni mezz’ora.
Ritorno da Como a Menaggio in aliscafo oppure in autobus linea C10.
Venerdì: passeggiata sulla Greenway da Tremezzo a Lenno
Si prende la linea dell’autobus C10 fino a Tremezzo e si scende alla fermata vicina alla Villa Carlotta. Questa suntuosa villa, con il suo meraviglioso parco botanico ricco di varie specie arboree e floreali, fu edificata intorno al 1690. Al suo interno ha sede il museo omonimo, dedicato allo stile neoclassico. Da novembre a marzo Villa Carlotta è visitabile solo su prenotazione scrivendo a segreteria@villacarlotta.it
Si prosegue sul lungo lago, seguendo le indicazioni della Greenway, dolce passeggiata tra Colonno e Griante segnata con delle targhette metalliche sulla pavimentazione. Oggi seguiamo il tratto tra Tremezzo fino e Lenno (ca. 1h30 di cammino). Sul lungo lago incontriamo il Grand Hotel Tremezzo (1910) in stile liberty e i portici Sampietro. Si attraversa il bellissimo parco Olivelli, con il suo giardino barocco e grande fontana con statue. Sempre seguendo la Greenway, si prosegue sul lungo lago fino a raggiungere Bolvedro.
Appena oltrepassata la sontuosa Villa La Quiete risalente al primo Settecento si sale a Mezzegra con i suoi splendidi palazzi settecenteschi. Si attraversa il nucleo antico di Bonzanigo, dove in via Largo Valle, si può visitare il piccolo museo dei presepi. Si giunge alla chiesa di S. Abbondio dal cui sagrato si gode uno splendido panorama sul lago e sul promontorio di Bellagio.
Si raggiunge Lenno. Affacciata sullo splendido Golfo di Venere, Lenno è custode di numerosi edifici religiosi, considerati veri e propri gioielli artistici. Ne sono esempio la suggestiva cripta della parrocchiale di Santo Stefano e il Battistero romanico a pianta ottagonale nella piazza XI Febbraio. Uno delle più suggestive ville del lago, la Villa Balbianello, è situata sul promontorio del Lavedo. Fu costruita alla fine del 1700 per il Cardinale Angelo Maria Durini. Ritorno a Menaggio con il bus linea C10 oppure in aliscafo.
Sabato: Piccolo mondo antico: la Valsolda
Partiamo da Menaggio in auto, seguendo la strada per Lugano. Si arriva a Porlezza, cittadina turistica sul lato italiano del Lago di Lugano, detto anche Ceresio. Da qui si costeggia il lago, e appena superata la frazione Cima si giunge nel territorio comunale di Valsolda. Sulla destra troviamo la strada per arrivare al Santuario della Caravina, che sorge in posizione elevata e offre bellissimi scorci panoramici del golfo di Lugano e della sponda opposta, con il piccolo paese di Osteno. La costruzione della chiesa è legata ad un affresco: un’immagine miracolosa della Madonna della Pietà conservata un tempo in una piccola cappella di campagna. Per volere del cardinale Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano e Signore della Valsolda, la cappella fu trasformata in santuario nel 1582.
Si ritorna sulla statale per dirigersi verso Castello, la frazione più scenografica di Valsolda. Parcheggiando al cimitero, si percorrono circa 10 minuti a piedi per giungere allo sperone roccioso su cui il borgo è arroccato. L’antica fortificazione dà il nome all’abitato; qui si trova il Museo Casa Pagani, dimora valsoldese del pittore Paolo Pagani, dove è stato creato un piccolo museo che mette in luce la figura degli artisti migranti. Nella chiesa di San Martino, si possono ammirare i bellissimi affreschi dell’artista.
Si scende di nuovo sulla statale e si prosegue verso Oria. Qui si possono ammirare i luoghi dove Antonio Fogazzaro ambientò il suo celebre romanzo “Piccolo mondo antico”, in particolare la villa nella quale lo scrittore soggiornò a lungo. La Villa Fogazzaro Roi sorge in una deliziosa piazzetta che fa anche da sagrato alla chiesa di San Sebastiano ed è oggi proprietà FAI.
Domenica: il Parco Val Sanagra con le fioriture invernali dell’elleboro
Ci sono numerosi percorsi che si svolgono nel Parco Val Sanagra, un territorio ricco di flora, fauna e antichi insediamenti rurali. L’itinerario che proponiamo permette di apprezzare la Valle in tutte le sue sfaccettature: l’incantevole contesto naturalistico e le numerose testimonianze di attività tradizionali. Da Menaggio ci si porta nella frazione Loveno, una località storicamente meta di soggiorno per famiglie patrizie che vi edificarono importanti dimore. È il caso di villa Bel Faggio, di Villa Garovaglio Ricci e di Villa Mylius Vigoni di proprietà della Repubblica Federale della Germania. Si passa davanti alla chiesa di San Lorenzo e al Centro Sportivo, per poi arrivare alla località Piamuro, un grande pascolo dove ha anche inizio il Parco Val Sanagra.
Durante il mese di gennaio e febbraio c’è la fioritura delle ellebore.
Seguendo il segnavia del percorso n° 4 del Parco Val Sanagra, si oltrepassa la Cappella dell’Artus (pannello informativo), e si scende fino al fiume Sanagra nella località Mulino della Valle. Non si attraversa il ponte ma si prende il sentiero che conduce alla Fornace Galli, un’antica fabbrica di mattoni. La fornace è un esempio di archeologia industriale: al suo interno si trovano un forno di cottura e gli impianti necessari per la lavorazione dell’argilla tramite la forza motrice dell’acqua. L’edificio, restaurato e messo in funzione, è la sede del Parco. Appena oltre si trova la Vecchia Chioderia, fino al 1820 un mulino e successivamente, tra il 1943 e il 1966, una fabbrica di chiodi, ora troticoltura e agriturismo.
Appena superato l’agriturismo, si prende sulla destra la deviazione per Barna, che si raggiunge in ca. 25 min.. Dalla caratteristica piazza di Barna con la sua bella fontana, si riscende alla località Piamuro.