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La Val di Liro sopra Gravedona

Le valli sopra Gravedona

Itinerari in automobile nelle vallate

Risalendo in auto le valli di Gravedona si possono raggiungere i borghi di Livo, Peglio e Dosso del Liro che conservano ancora dei centri molto antichi e delle case rustiche. A partire da questi paesi, si trovano numerose possibilità di escursioni sui pendii delle montagne in ambienti isolati che vivono quasi esclusivamente dei prodotti degli alpeggi.

Descrizione

Partendo da Menaggio si percorre la Statale 340 fino a Gravedona ed Uniti. A Gravedona si imbocca la strada provinciale SP4 per Livo, Peglio, Dosso del Liro. Si percorrono 3 km di strada panoramica con una vista meravigliosa sul lago per arrivare a Peglio (665 m s.l.m.).

Poche centinaia di metri prima di entrare nel borgo, si trova l’interessante complesso di S. Eusebio, composto dalla chiesa, il porticato, l’ossario e il cimitero. Nella chiesa, ricostruita tra il 1607 e il 1611, si possono ammirare i notevoli affreschi di Mauro della Rovere, conosciuto con il nome di Fiammenghino, uno dei pittori più importanti della Lombardia tra il 1500 e il 1600. La vista dal sagrato abbraccia tutto il lago e la valle del Liro.

Si sale al villaggio di Peglio che conserva ancora numerose abitazioni antiche con qualche affresco, segno di devozione popolare, sulle pareti esterne degli edifici. Si attraversa l’altopiano di Gorghigli oltrepassando a sinistra il piccolo oratorio della Madonna dei Gorghigli.

Dall’oratorio parte una strada di montagna (è obbligatorio pagare un pedaggio di 1 euro alla colonnina automatica installata fuori dal municipio di Peglio) che, in 7 km, porta a Bodone, una grande collina sul Lago e il punto di partenza per la salita al Monte Duria (2264 m s.l.m.).

Proseguendo invece diritto, si arriva al borgo di Livo (655 m). La struttura urbanistica originale è in gran parte intatta. Non può mancare una passeggiata lungo le strette vie acciottolate, respirando l’atmosfera rurale di una volta. Si può parcheggiare vicino al municipio.

A partire dal 1600, a causa delle difficili condizioni economiche, questa zona vide una forte emigrazione verso la Sicilia. Per questo, il costume tradizionale delle donne della regione, chiamate moncecche, fu importato con il culto di S. Rosalia di Palermo. Nella chiesa parrocchiale di S. Giacomo c’è una cappella dedicata a S. Rosalia di Palermo, finanziata dal gruppo degli immigrati di Palermo.

Poco al di fuori del villaggio, vicino al cimitero, si trova la chiesa di S. Giacomo Vecchia del XV secolo. Presenta un magnifico abside decorato con affreschi del XV secolo.

Da qui si può proseguire a piedi (50 min) fino alla località Dangri su una strada carrozzabile fiancheggiata da castagneti. Qui c’è un crotto (un piccolo ristorante tipico) vicino a un caratteristico ponte sul fiume. Dangri è il punto di partenza per raggiungere a piedi (4 ore di cammino) il magnifico lago alpino Darengo a 1800 m di altitudine.

Di ritorno a Peglio, si scende in auto fino all’incrocio e si prende la strada a destra per Dosso del Liro che si trova nella valle del Liro. Si consiglia di passeggiare lungo le strette viuzze acciottolate con le sue case antiche a più piani. Anche partendo da Dosso del Liro si possono trovare numerose possibilità di belle escursioni e piedi come il Rifugio Vincino (m. 1168), il Monte Cardinello (2521 m) e il monte Piaghedo (1454 m.). Il paese, come i villaggi di Peglio e Livo, è attraversato dalla Via dei Monti Lariani, un percorso di trekking di 125 km che, da Cernobbio, conduce a Sorico, nella parte più Nord del Lago, seguendo delle mulattiere e dei sentieri che collegano i Monti (“Munt”), piccoli agglomerati rurali disseminati lungo le montagne della riva occidentale del lago.

Fuori dal centro, accessibile unicamente a piedi, si trova l’antica chiesa parrocchiale di San Pietro in Costa. Documentata dal 1328, la sua fondazione è sicuramente più antica, come testimonia l’abside in stile romanico.

Indicazioni stradali e parcheggio

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