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San Mamete in Valsolda

La Valsolda

Itinerari in automobile nelle vallate

Questo itinerario ci porta dal Lago di Como al versante italiano del Lago di Lugano.  Andremo alla scoperta della soleggiata Valsolda, terra generosa che si estende tra Porlezza e la frontiera svizzera, che ha dato i natali a generazioni di artisti migranti come l’architetto- pittore Pellegrino Tibaldi e che a lungo ha ospitato lo scrittore Antonio Fogazzaro, il quale qui ambientò il celebre romanzo “Piccolo Mondo Antico”.

Percorso: Menaggio – Porlezza – Cressogno – Loggio – Puria – Dasio – Castello – S. Mamete – Oria -Albogasio – Menaggio 42 km

Descrizione

Partiamo da Menaggio seguendo la strada per Lugano che a tornanti risale il fianco della collina portando a Croce, frazione di Menaggio. Qui ha inizio la valle Menaggio fiancheggiata sulla sinistra dal Monte Crocione (1670 m) e sulla destra dal Monte Grona (1736 m).

Vista del Lago di Piano riserva naturale
Lago di Piano

Dopo ca. 8 km a Piano Porlezza, la vista si apre sul  piccolo Lago di Piano, una riserva naturale. Si consiglia una sosta alla Casa della Riserva con il suo piccolo eco-museo posto sulle rive del laghetto da dove si possono osservare gli ucelli acquatici.

Giungiamo a Porlezza, un piccolo centro turistico situato sul Ceresio, nella parte italiana del lago di Lugano, dove ogni sabato si svolge un vivace mercato. Dal 1885 al 1939 il paese fu capolinea della ferrovia Porlezza – Menaggio e serviva il turismo internazionale che giungeva da Lugano con i battelli a vapore. La via ferroviaria è stata riconvertita in pista ciclo pedonale.

Santuario della Madonna della Caravina
Santuario della Madonna della Caravina

Proseguiamo costeggiando il lago e appena dopo la frazione di Cima Porlezza, svoltiamo a destra per la visita al Santuario della Caravina. Il Santuario sorge in posizione elevata e offre bellissimi scorci panoramici del lago di Lugano, a destra, il Monte S. Salvatore e, sulla sponda opposta, il paese di Osteno. La costruzione della chiesa è legato a un affresco: un immagine miracolosa di Maddona della Pietà conservata un tempo in una piccola cappella di campagna. Per volere del cardinale Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano e Signore della Valsolda, la cappella fu trasformata in santuario nel 1582.  Si gode d’una splendida vista dal suo ampio sagrato. All’interno si possono ammirare dei bellissimi affreschi nel presbiterio e nelle cappelle laterali di Isidoro Bianchi, nativo della vicina Campione d’Italia.

Di nuovo sulla statale e superato Cressogno, manteniamoci sulla destra seguendo le indicazioni per Valsolda e, appena prima di imboccare la vecchia galleria, giriamo a destra seguendo l’indicazione per Loggio, Puria e Dasio. Raggiunta la frazione di Loggio parcheggiamo l’auto in piazza Emilio Maderni. Lungo via Lucia e via Galbiati antriamo nel centro storico. L’immagine del Sacro Sindone sui muri di alcune case testimonia l’emigrazione a Torino di squadre di artigiani locali che trovarano lavoro presso i cantieri dei pallazi comissionati dalla Casa reale di Savoia. Dalla chiesa di San Bartolomeo possiamo raggiungere in circa 15 minuti la Casacata del torrente Soldo; basta seguire la mulattiera denominata via alla Cascata.

Riprendiamo l’auto e oltrpassiamo la deviazione per Castello per arrivare a Puria, paese natale di Pellegrino Tibaldi. Nato nel 1527, fu attivo in Italia  e Spagna. Lavorò, tra l’altro, al duomo e alla chiesa di San Fedele a Milano nonché alla decorazione dell’Escorial di Madrid.  Parcheggiamo nei pressi della Parrocchiale di Santa Maria Assunta, chiesa di origine romanica, ma ristrutturata nei secc. XVI-XVII con il contributo propio del Tibaldi.
Lungo corso del tempio e via Salomone entriamo nel pressoché intatto centro storico raccolto intorno alla chiesa di S. Pietro.

Castello Valsolda
Castello Valsolda

Di nuovo in auto, si riscende alla deviazione per Castello e giriamo a destra attraversando il ponte sul torrente Soldo. Parcheggiamo vicino al cimitero di Castello e imbocchiamo via Gonfalonieri per arrivare in dieci minuti alla bellissima frazione Castello arroccata su uno sperone roccioso. L’antica fortificazione, che in epoca medievale era detta “Castello di Albogasio”, dà il nome all’abitato. Edificato sulle fondazioni dell’antica rocca, l’abitato conserva l’andamento semicircolare delle vecchie mura di difesa.  Da piazza Paolo Pagani,  lungo via S. Martino, raggiungiamo l’omonima chiesa (apertura sabato e domenica). Nelle sue forme attuali essa risale al sei-settecento. L’interno a navata unica offre uno spettacolo eccezionale grazie al soffitto voltato e affrescato da Paolo Pagani, pittore originario di castello, al suo ritorno da una lunga permanenza nel centroeuropa. Lungo via Cesare Jamucci arriviamo a Casa Pagani,  la dimora valsoldese del pittore. Qui è stato creato un museo che mette in luce la figura degli artisti migranti, le relazioni con la loro terra e con i luoghi di lavoro, spesso Oltralpe.  della valle info. Per informazioni tel. +39 0344 68181.

San Mamete Valsolda
San Mamete

Riscendiamo con l’auto fino alla statale e dopo ca. 1 km entriamo in S. Mamete. Lasciamo l’auto in fondo al paese nel parcheggio sulla sinistra, vicino alla foce del fiume Soldo. Attraversiamo la statale per imboccare via Belletti che porta alla bella piazza rettangolare porticata da un lato.
Dal fondo della piazza una larga scalinata ci porta alla chiesa dei SS Mamete e Agapito, già esistente nel XII sec. come testimonia il campanile romanico. Torniamo in piazza per attraversare la statale e imboccare la bellissima via dei Portici, affacciata sul lago.

Ripresa l’auto, raggiungiamo il centro di Oria. (possibilità di parcheggio lungo la strada che porta a Albogasio Superiore) Qui si possono ammirare i luoghi dove Antonio Fogazzaro ambientò il suo celbre romanzo, “Piccolo Mondo Antico”.  Nella deliziosa piazzetta che fa anche da sagrato alla chiesa di San Sebastiano, sorge la villa Fogazzaro (www.fondoambiente.it) nella quale lo scrittore soggiornò a lungo.

Albogasio Superiore la chiesa dell'Annunciazione
chiesa dell’Annunciazione

Dal sagrato parte via Antonio Fogazzaro una stradina che s’insinua tra portici e stretti muri per sbucare sulla statale che si attraversa. Siamo a Albogasio Inferiore. Proseguiamo lungo via dei Ceroni che conduce alla bellissima piazza Calderoni. Da qui a sinistra lungo via Renaldi e via della Chiesa giungiamo alla chiesa dell’Annunciazione. A sinistra della chiesa parte via Cargià,  una splendida mulattiera fiancheggiata da monumentali palazzi, come il Palazzo delle Colonne e il Palazzo Affaitati, ora Villa Salve. Giriamo a sinistra in via Carlo Barrera fino a Piazza Malombra e poi imbocchiamo via Montale dietro alla fontana che conduce alla chiesa di S. Ambrogio, in una bellissima posizione panoramica. Ritorniamo sui nostri passi per arrivare di nuovo a Albogasio Inferiore, dove seguiamo la via asfaltata via Maestri Comacini che sbuca in via d’Annunzio. All’altezza della fermata del del bus possiamo prendere via Castello per tornare al parcheggio.

 

Indicazioni stradali e parcheggio

Indicazioni stradali →