[Vai al contenuto principale]
vista dalla passeggiata a lago a Dongo

Dongo e il museo della Fine della Guerra

Itinerari in battello

Dongo si trova sulla piana formata del torrente Albano alle porte della Valle Albano. In fondo alla valle si trova l’importante valico di S. Jorio, che metteva in comunicazione già in epoca Romana l’Alto Lario e la svizzera valle Mesolcina. Nel IV e V secolo Dongo con Gravedona e Sorico costituivano la comunità delle Tre Pievi, il perno della diffusione del Cristianesimo in Alto Lago, che beneficiò di autonomia fino alla fine del ‘500.

Dongo è un borgo ricco di storia, legato alla fine dell’era fascista. Il 27 aprile 1945, le truppe tedesche in ritirata verso la Germania che nascondevano Benito Mussolini e alcuni dei suoi ministri furono fermate sulla strada tra Musso e Dongo. I ministri inizialmente furono condotti a Palazzo Manzi, quindi vennero fucilati sul lungolago di fronte alla piazza. Benito Mussolini e Clara Petacci furono portati a Giulino di Mezzegra e giustiziati il giorno seguente. Questi fatti e la storia dei partigiani locali sono ben documentati dal Museo della Fine della Guerra, di Palazzo Manzi, sede del Municipio.

Palazzo Manzi a Dongo sede del Museo della Fine della Guerra
Palazzo Manzi a Dongo

Descrizione

Prendiamo il battello da Menaggio per Dongo che si trova in Alto Lago, la parte più settentrionale del lago di Como. Qui il lago è più ampio ed è circondato da una bellissima corona di montagne che si specchia nel lago.

Dall’imbarcadero ci portiamo in piazza Paracchini  dove si trova il Palazzo Manzi che ospita il Museo della Fine della Guerra. Attraverso reperti, documenti e testimonianze, filmati inediti e coinvolgenti ricostruzioni, l’esposizione sollecita il pubblico a diventare protagonista del racconto.
Palazzo Manzi fu costruito nel 1824 e costituisce uno degli esempi più espressivi dell’età napoleonica del Lario. Fu donato nel 1937 da Giuseppina Manzi al Comune di Dongo che ne fece la sua sede. All’interno è visitabile su prenotazione la cosiddetta Sala d’Oro, luogo di ricevimento della famiglia Manzi.

Dopo la visita al museo,  prendiamo a sinistra di Palazzo Manzi la via del Mercato, una volta centro commerciale del paese. Subito dopo un portico, giriamo a destra in via Osteria per entrare nel centro storico. In fondo alla via giriamo ancora a destra e, lungo via Lamberzoni, raggiungiamo la chiesetta di origine romanica di S. Maria in Martinico (normalmente aperta), edificio a navata unica con decorazioni scultoree. Dalla chiesa imbocchiamo l’acciottolata via dell’Erbolo, poi via Interno a Martinico e via Antica Regina, per raggiungere l’antico nucleo di Barbignano. Dall’altra parte del fiume si scorgono i grossi impianti delle ex Ferriere Falck, poi Cagiva,  che furono un importante luogo d’impiego per la popolazione locale.

Tornati a Palazzo Manzi, prendiamo adesso via Roma e via Tre Pievi. Sulla Statale oltrepassiamo il ponte sul fiume Albano e poco più avanti,  sul lato destro, raggiungiamo il bel Convento Francescano della Madonna delle Lacrime (normalmente aperto).

Costruito nel XVI secolo, celebra un evento miracoloso del 1553, quando la “Madonna col Bambino”, un affresco posto in una nicchia della chiesa intitolata alla Madonna del Fiume, salvato diversi anni prima dalla piena del torrente, iniziò improvvisamente a lacrimare. Il parroco di Dongo raccolse le lacrime della Madonna in un calice e nello stesso anno iniziarono i lavori di costruzione del Santuario. La chiesa ha un aspetto seicentesco ed è annessa al convento dei frati francescani. 50m più avanti imbocchiamo viale Mons. Bellesini, affiancato da filari di conifere, che conduce alla chiesa parrocchiale di S. Stefano (aperta per funzioni religiose) di origini antichissime ma ricostruita nel 1700 e impreziosita da affreschi eseguiti dai maestri intelvesi Carlo Scotti e Giulio Quaglio. Dietro la chiesa ha inizio la bella pista ciclo-pedonale che costeggia il  lago collegando Dongo a Gravedona. Lungo il percorso si trovano panchine, spiagge, lidi e aree picnic. Questa passeggiata dura 50 minuti ed è accessibile anche in sedia a rotelle. Da Gravedona sarebbe possibile fare ritorno a Menaggio in battello oppure in aliscafo

Ogni primo e terzo giovedì del mese si svolge un vivace mercato nel centro del borgo.

 

Indicazioni stradali e parcheggio

Indicazioni stradali →

Con i mezzi pubblici

Il biglietto per il battello (eventualmente andata e ritorno) si può comprare on-line www.navigazionelaghi.it oppure presso lo sportello della Navigazione di Menaggio.
Durante la stagione turistica ci sono alcune corse in battello che partono da Menaggio per Dongo che toccheranno Varenna, Bellano e Pianello del Lario prima di raggiungere Dongo. Durante il periodo invernale esistono soltanto delle corse in aliscafo.

Galleria