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San Domenico di Breglia

San Domenico

Itinerari a Piedi

Questo piccolo e facile  percorso ad anello che parte da Breglia, porta alla cappelletta di San Domenico (806 m) che si trova  a picco sul lago. Favolosa vista sul centro lago.

Descrizione

Dalla fermata del bus a Breglia si va avanti diritto fino al parcheggio sul lato destro della chiesa di San Gregorio. Da qui si stacca verso destra una larga sterrata che, prima pianeggiante e poi in lieve salita, porta ad un bivio, dove si prende a sinistra e si aggira tutto il colle, in mezzo ai castagneti, per raggiungere la cappelletta di San Domenico. La magnifica vista spazia sul centro lago con i paesi di Menaggio e dietro il Monte Crocione 1640 m, Bellagio con sullo sfondo il Monte San Primo 1682 m e i Corni di Canzo, e Varenna sovrastata dalle Grigne 2410 m.

Da San Domenico si percorre la carrareccia attraverso il bosco, per poi sbucare su un esteso pascolo. Si segue la larga sterrata verso sinistra per giungere proprio ai piedi della scalinata che porta al Santuario della Madonna di Breglia.
Lungo la gradinata acciottolata che porta al santuario s’incontrano alcune delle 14 “stazioni” di granito racchiudenti ciascuna un dipinto su rame raffigurante “I Misteri del Rosario“. Al interno della chiesa è custodita una Madonna scolpita nel marmo che da oltre due secoli è oggetto di venerazione. Portata da Genova nel 1740, da un “Tatti” di Breglia, venne custodita in un modesto oratorio fino al 1777, ma quando venne avviata la costruzione dell’attuale edificio ove fu trasferita.

Al ritorno ci si immette nel comodo viottolo che conduce di nuovo al centro del paese di Breglia.

Proprio vicino al cimitero, si può ammirare una tomba tardo romana databile al VI sec. d.C. Era consuetudine, in età romana, posizionare i sepolcri lungo le strade in modo da mantenere vivo il ricordo del defunto. Da Breglia passava il più antico tracciato della Strada Regina, via di transito ai valichi alpini. In seguito perse importanza per via della sistemazione del più breve passaggio del Sasso Rancio tra Menaggio e Acquaseria.

Prima di lasciare Breglia si consiglia una visita di questo interessante borgo.

Breglia (Brèa in dialetto, Brelia nei vecchi documenti) fu comune autonomo fino al 1928. Il nome deriva dal germanico “Bra”, “Braida” nel diminutivo “Braidicula”: prato, distesa pianeggiante.  Percorrendo l’antica via Regina, che da Menaggio saliva a Breglia (il culmine della salita), la sella di Breglia infatti si presentava come un pianoro: el piàn è tutt’ora chiamata la zona antistante la chiesa; da qui la via discendeva poi verso Rezzonico.

Breglia è composto da tre frazioni:

Magino (Masgin) è la frazione più esposta a sud, secondo alcuni deriva da “Mag”, relativo a maggio. Più probabile derivi dal latino “mansio”: stazione di tappa lungo strade romane, era un luogo di accoglienza, ospitalità, anche un convento, termine da cui deriva il francese “maison”. Infatti, a Magino esisteva in tempi remoti un ospitale per viandanti (16).

La Villa (la Vila): in toponomastica “Villa” indica solitamente la frazione più importante, il centro amministrativo di un comune, ed infatti la Villa di Breglia si è sviluppata attorno a edifici antichi e di rilievo, riconoscibili nella zona alta, in via del Murello, dove si trovano in successione: Casa Roveda di origini medievali (8), l’ex collegio in edificio rinascimentale (9), la torre medievale (10) e il convento dei domenicani (11) fondato nel 1462. Al confine verso la Gèra fu costruita tra Quattro e Cinquecento la casa dei Molo (5): un palazzetto non più leggibile nelle sue forme originarie ma che conserva il portale con affresco del 1510. La Villa era pure sede della chiesa parrocchiale (3), della canonica (2) e fino ai primi dell’800 della Sala Comunale presso la canonica.

La Gèra deve il suo nome da una lingua di ghiaione (gèra = ghiaia) che divideva Magino dalla Villa. In questa area demaniale fu costruita nell’800 la Cà Cumüna: il municipio di Breglia, con scuola materna ed elementare, in funzione fino al 1954. Accanto alla Cà Cumüna edificarono verso il 1885 il palazzone della famiglia Lucini (14).

Mappa di Breglia

Luoghi d’interesse a Breglia
    1. Chiesa di San Gregorio (XIX sec.)
    2. Cà del prèvet: ex casa parrocchiale (XVI sec.)
    3. El sagràa: il sagrato della vecchia chiesa franata
    4. Annunciazione (XVII sec.)
    5. Casa Molo, esistente nel XV secolo, affresco del 1510 con la Madonna, S. Andrea e S. Antonio.
    6. El ferèe: il laboratorio del fabbro
    7. Piazza “dei Cancanei” e fontana del 1862
    8. Dimora gentilizia medievale
    9. Dimora rinascimentale, sede di collegio ginnasio dal 1778 al 1811
    10. Torre medievale (XIII -XIV sec.)
    11. Convento dei frati domenicani (XV sec.)
    12. Cappella “de la Vila”; fontanella del 1901
    13. Lavatoio pubblico “de la Gera
    14. “Il Palazzone”, dimora del poeta Giampietro Lucini (1867-1914)
    15. Dimore secentesche
    16. Casa Tatti, ex ospitale medievale
    17. Piazza “del torch”, dove esisteva un torchio per il vino
    18.  “Tantum ergo”, frammento di iscrizione marmorea
    19. Cappella di San Gaetano, detta “a la porta” perché all’ingresso del paese
    20. La capèla de camp de strada, edicola mariana
    21. Capitelli con i “Misteri del Rosario” (1815), scandiscono la via al Santuario
    22. La capèla del piàn, almeno del XVIII secolo
    23. Tomba romana (IV sec.)
    24. L’antica via Regina, nel punto più alto passava dalla sella di Breglia
    25. Il cimitero (1795) e il monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale
    26. Santuario “Madonna di Breglia”, XVIII sec.
    27. Colonna della peste (XVII sec.)
    28.  Sorgente Troj, fonte dell’acqua Chiarella.

Indicazioni stradali e parcheggio

Indicazioni stradali →

Parcheggio

Parcheggio gratuito in Via per Carcente nel piazzale vicino alla chiesa di San Gregorio

Con i mezzi pubblici

Da Menaggio a Breglia (comune di Plesio) bus linea C13 (durata del percorso 25 min.)

Galleria