L’Antica strada Regina, che si snodava sulla sponda occidentale del lago, fu tracciata in epoca romana. Per secoli la Via ha rappresentato il collegamento tra il Sud ed il Nord delle Alpi, tra la zona comasca e milanese e le regioni transalpine. Seguiamo qui un tratto ben conservato dell’antica strada, che porta da Nobiallo (frazione di Menaggio) al nucleo storico di Rezzonico, dove si trova una delle rare fortificazioni conservate del lago.
Descrizione
Da Piazza Garibaldi seguire il lungo lago Via B. Castelli fino al Lido per poi proseguire in via Roma. Dopo ca. 50 m imboccare via Cipressi a destra che dopo aver passato l’entrata del campeggio Europa sbuca sulla statale che si segue a destra. Giunti all’imbocco della galleria, prendere la stradina ciclo-pedonale sulla destra. Sulla parete che strapiomba verso il lago si intravede la palestra di roccia che il CAI di Menaggio ha attrezzato con diverse vie. Raggiunta di nuovo la statale, la si attraversa per proseguire sul marciapiede fino ad imboccare la stradina che sale alla caserma dei Carabinieri. Da qui si segue l’indicazione per la Vecchia Strada Regina.
Il borgo di Nobiallo è raggruppato intorno alla parrocchiale dei SS. Bartolomeo e Nicola che presenta un insolito campanile romanico pendente del XIII secolo. Nella piazzetta si scorge sulla facciata di una delle case un’Annunciazione, interessante esempio di arte popolare. Proseguiamo lungo Antica Strada Regina che attraversa l’abitato. Questa antica strada era una delle più importanti vie di transito, poiché permetteva un rapido collegamento tra la Pianura Padana e l’Oltrealpe. In fondo all’abitato un antico ponte detto della Madonna permette di attraversare il torrente e raggiungere in posizione panoramica il Santuario della Regina della Pace, il cui nome ricorda la firma del trattato della pace dei Pirenei tra Francia e Spagna (1659). La Spagna doveva reclutare nei suoi domini italiani uomini da mandare in guerra e quelli de lago non erano certo esclusi dagli obblighi militari.
Da qui inizia la gradinata che porta sulle pendici del Sasso Rancio, un accidentato e arido scoglio a strapiombo sul lago, che costringeva i viandanti a una faticosa salita non senza pericolo. Fu comunque utilizzato fino al 1902, data di costruzione della rotabile lungo il lago. Si passa sopra la bellissima Villa la Gaeta. La famiglia Ambrosoli diede incarico agli architetti Adolfo e Gino Coppedè di realizzare una dimora in forma di castello medievale-rinascimentale che fu ultimata nel 1921. Qui vennero girate alcune scene del film della serie di 007 “Casino Royale”
Si passa accanto ad un “modernissimo” residence e si prosegue diritto sull’acciottolato che scende ripidamente sbucando su un tratto di statale dimesso dopo l’apertura di una galleria. Prendendo a sinistra si raggiunge lo sbocco della galleria stessa, da cui si procede con cautela per ca. 100 m sul margine della statale e all’altezza della seguente galleria, si prende la strada dismessa sulla destra. Attenzione! Trenta metri dopo si imbocca lo sterrato sulla sinistra che sale sopra il portale d’accesso della galleria e si prosegue nel bosco. Le prime case che si incontrano sono quelle di Acquaseria. Si attraversa il ponte sul fiume Serio e si entra nel centro abitato. Giunti davanti alla chiesa di S. Abbondio si continua lungo la via Regina Margherita e in fondo al paese, ad un bivio, si gira a destra (a sinistra la strada sale a Pezzo). La stradina diventa un acciottolato che conduce al paese di Molvedo. A Molvedo il tracciato è interrotto dal parco di Villa Camilla. Per aggirarla si sale a Mastena, imboccando, all’altezza di una vecchia cabina dell’Enel quasi alla fine dell’acciottolato che collega Acquaseria con Molvedo, a sinistra Via Del Murel.
Arrivati all’abitato di Mastena si gira a destra e si attraversa il centro e la Piazza del Gelsomino. Si prosegue in Via Ponte di Mastena e giunti al torrente Cellino, si attraversa il ponticello, e si scende a destra (Via Scellino) attraversando due volte la strada asfaltata. Alla fine della stradina, si prende a sinistra per arrivare ad un oratorio.
Si consiglia una piccola deviazione verso il lago per ammirare la chiesa di Santa Maria che fu costruita tra il 1464 e il 1474 per dare casa ai Domenicani. Nella facciata si apre un bel portale in marmi bianchi e all’interno c’è una fittissima decorazione pittorica. Accanto alla chiesa si notano i ruderi di un’antica fortezza romana. Servì probabilmente per il controllo dei traffici per via di terra e per via d’acqua.
Tornati all’oratorio si riprende il vecchio tracciato lungo la Strada Antica Regina. Oltrepassata la carrozzabile per le frazioni alte di Santa Maria, si prosegue sull’Antica Strada fra campicelli e bordure di muri. Prima di raggiungere Rezzonico, si passa a destra il “Castellaccio” che è quanto rimane di una torre basso medioevale. L’area è attrezzata con fontana e tavoli per il pic-nic. L’acciottolato scende al paese di Rezzonico e sbuca sulla statale dismessa che si attraversa per dirigersi in riva al lago dove si trova il pittoresco molo. Passati sotto i portici, si risale lungo la scalinata e si arriva al castello. È una delle rare fortificazioni ben conservate del lago con un’alta torre a merli del XIV secolo e parte delle mura che facevano da recinto, ove i locali potevano radunarsi in caso di pericolo. Dal castello ci si dirige verso la statale dove si trova la fermata dell’autobus.
Indicazioni stradali e parcheggio
Con i mezzi pubblici
Rezzonico è collegato con l’autobus linea C10 (Como-Menaggio-Colico).